domenica 16 marzo 2014

Voglio andare a vivere in Tailandia, trovare lavoro in Tailandia, cercare casa in Tailandia, aprire un’attività in Tailandia

Il Regno del Siam, ovvero la Tailandia, per cambiare orizzonti e paesaggi.
La Tailandia è un paese molto accogliente, con paesaggi sontuosi: basti pensare alle lunghe spiagge e ai bellissimi lagoni di mare di Phuket o alla giungla tropicale. Con Bangkok, il paese offre una piazza economica importante per aprire un impresa, approfittando di mano d’opera qualificata e non cara a livello di costi di produzione. Da Bangkok, inoltre, l’apertura sul mercato asiatico è assicurata. Sono molti anche i pensionati che hanno trovato in Tailandia un quadro di vita eccezionale e vivono una pensione dorata.

Diventata monarchia costituzionale nel 1939, la Tailandia è suddivisa in 76 provincie amministrative. È sulle pianure più fertili che si addensa la popolazione locale. Del resto, la coltura, la trasformazione e l’esportazione dei prodotti agricoli è la principale fonte di ricchezza del paese, soprattutto l’allevamento estensivo di gamberetti. È, inoltre, al fiume Chao Praya, il più lungo di Tailandia, che i tailandesi devono la loro fonte di vita. Anche il turismo rappresenta un atout importante. Il paese impregnato di cultura buddista offre una ricchezza nelle arti, la danza, la pittura, l’artigianato e la profumata, speziata cucina.
Per la maggioranza degli italiani Tailandia fa rima con Bangkok e Phuket. Che dire di quest’ultima, vero e proprio paradiso in terra? Phuket a 867 chilometri a Sud di Bangkok, è la più grande isola della Tailandia e una delle prime stagioni balneari tropicali al mondo. Collegata al continente da una strada, la sua costa bordata di spiagge di sabbia bianca, di piccole e deliziose baie bagnate dalle acque blu del Mare Andaman è addossata a verdi colline, e fiancheggiata da file interminabili di palme di cocco e piantagioni di alberi della gomma. La sua ricchezza proveniva un tempo dal commercio del caucciù e dal fatto di trovarsi su una delle rotte principali del commercio tra le Indie e la Cina. Oggi le sue spiagge di palme, un mare costellato di isole, dei resort superbi, i suoi deliziosi frutti di mare e le numerose attività sportive e del tempo libero e, naturalmente, il sole tutto l’anno, costituiscono gli ingredienti della ricetta dell’isola, che attira i connazionali non soltanto in viaggio di piacere. Da ricordare, nonostante il sole brilli tutto l’anno, Phuket ha due principali stagioni: la stagione delle piogge (da maggio a ottobre) e la stagione calda (da novembre aprile). Chi parte per la prima volta in vacanza, sia avvisato. Bangkok, metropoli dinamica e impregnata di cultura thai è il centro spirituale, culturale, diplomatico, commerciale e dell’istruzione della Tailandia. Nel corso degli ultimi decenni, la capitale è diventata una città moderna, trepidante e sofisticata, sapendo mantenere intatta la ricchezza della sua cultura e tradizioni. Sono almeno 400 i sontuosi templi buddisti. Vi sono poi i magnifici palazzi, modernissimi centri commerciali e altri luoghi “sacri” deputati alla tradizione culturale, come la danza. Soprannominata la “Venezia d’Oriente”, quando si arriva a Bangkok è irrinunciabile la passeggiata in barca lungo i canali o lungo il fiume Chao Phraya. Se all’inizio lo scopo è un giro d’ispezione, non potrete fare a meno di visitare gli splendidi monumenti della città, oltre ai templi e santuari, ad esempio, il magnifico Wat Phra Kaeo, che ospita il Buddha di smeraldo o il Palazzo Vimanmek (La Residenza Celeste), il più grande edificio del mondo costruito in legno tek.

E c’è poi una cucina tutta da provare. Sebbene noi italiani siamo piuttosto “fondamentalisti” in fatto di palato, non si potrà non restare deliziati dal matrimonio perfetto tra l’influenza secolare d’Oriente e l’Occidente. Gli ingredienti fondamentali? La fauna acquatica, il riso, le piante e le erbe aromatiche, la cottura al vapore e alla griglia.
L’espatrio in Tailandia deve essere studiato minuziosamente e, soltanto una volta sul posto, si potranno veramente valutare le condizioni di vita più favorevoli. Innanzitutto, preparatevi da un punto di vista linguistico. L’inglese è d’obbligo e anche il Thai (che potete però perfezionare in loco). I viaggiatori in arrivo in Tailandia devono essere in possesso del passaporto valido 6 mesi, il biglietto aereo di andata e ritorno, denaro che permetta il mantenimento. Un visto rilasciato dall’ambasciata tailandese (www.thaiembassy.it) o dal consolato sarà obbligatorio se la permanenza sfora i 30 giorni. I visti per i soggiorni più lunghi vanno richiesti all’ambasciata o ai consolati. Ne esistono vari, tra questi il turistico singolo (valido fino a 60 giorni “allungabili” di altri 30 in Tailandia); il cosiddetto multy-entry (permette due entrate da 60 giorni estendibili ogni volta per altri 30). Vi sono poi altri tipi di visti, come quelli per gli uomini d’affari, i dipendenti e gli studenti*.
Oltre alle autorità tailandesi in Italia, l’ufficio dell’Immigrazione tailandese fornisce preziose informazioni (www.immigration.go.th).
La moneta è il bath e ultimamente l’euro ha perso un po’ del suo valore, siamo a circa 1€= 40 baht, contro i 47 precedenti. Aprire un contro in banca non è complicato per uno straniero. Lo si può fare in diverse valute. I residenti devono presentare: passaporto, permesso di lavoro o visto valido almeno 3 mesi, giustificativo di domicilio, certificato di scolarità (per gli studenti). Per i non residenti basta il passaporto in corso di validità. Tra le banche principali: Bangkok Bank (www.bangkokbank.com); Central Bank of Thailand(www.bot.or.th); HSBC Thailand (www.hsbc.co.th);Citibank Thailand (www.citibank.co.th); Siam Bank(www.scb.co.th). Se si pensa di sostare un po’ più a lungo in quest’affascinante paese, la questione sanitaria diventa d’attualità. Intanto, rimettete in ordine i vaccini classici (difterite, tetano, poliomelite …) e poi sappiate che il paludismo è ancora diffuso, ma soprattutto nelle regioni settentrionali, al confine con Laos e Cambogia. Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria è buon sapere che le strutture sanitarie tailandese sono di buon livello, almeno negli agglomerati urbani e nei centri turistici più popolari. Il settore pubblico copre circa il 70% dei servizi. Il sito del Ministero della sanità potrà esservi d’aiuto in caso di dubbi su vaccini o modalità di prevenzione, una volta sul posto (http://eng.moph.go.th).

La Dogana. Questa voce è molto importante per un posto come la Tailandia, dove si può rischiare “grosso” se per ignoranza o buona fede s’infila in valigia “qualche oggetto proibito”, prendete nota:
  • Valuta. Tutte le valute pari a un montante superiore ai 15.000 € devono essere dichiarate.
  • I prodotti proibiti. Ogni tipo di droga; articoli o oggetti di carattere pornografico; tutte le contraffazioni (siamo nel regno delle copie dei vari L.V. D&G e Co); gli animali di specie protette. È bene ricordare che chi non rispetti la legge sulle droghe illecite rischia la pena di morte.
  • Permessi per attività di import-export. Per chi intendesse dedicarsi al commercio, ad esempio dell’artigianato, deve sapere che su alcuni oggetti vige l’obbligo di un permesso previo, come: immagini di Buddha, arte religiosa o antica; armi, pallottole e affini; piante e materiali vegetali; animali in vita e prodotti provenienti dagli animali; alimentazione e medicine; sigari, sigarette e alcool; equipaggiamento di telecomunicazione e wi-fi.
Uno dei siti da consultare in Tailandia per l’ultima voce è laDogana dell’aeroporto internazionale di Bangkok(www.airportsuvarnabhumi.com/category/airport-customs).
Nota bene: le autorità tailandesi possono cambiare in qualsiasi momento le “regole del gioco”, informarsi bene negli uffici appositi, prima di acquistare biglietti aerei o prendere importanti e “dispendiose” decisioni.
Trovare alloggio in Tailandia non è difficile. Sono numerose le tipologie che si possono trovare, dall’appartamento alla villa singola. Su Bangkok, valutate bene i quartieri. Tra questi, segnaliamo:Sukhumvit (sulla Rive Gauche, dinamico, commerciante, animato) è ben servito da metro e treno e offre molti appartamenti di alto standing; Silom/Sathorm(ottimamente collegato con i mezzi pubblici): Il Quartiere degli affari (molto vivace con negozi, ristorantini e un’interessante vita culturale); Rathchadapisek (residenziale, decentrato, calmo ma un po’ più caro). La fluttuazione dei prezzi dipende dai quartieri, la superficie, lo standing e le prestazioni. I prezzi sono elevati rispetto al livello di vita dei tailandesi, ma decisamente accessibili per gli stranieri abituati agli standard occidentali: a partire da 500€ si può affittare una villa in periferia e aggiungendo qualche centinaio di euro si ha a disposizione anche la servitù. Ma i prezzi possono anche scendere a 250 euro, persino vicino alle prestigiose spiagge di Phuket o Pattaya. Tra i siti in cui si possono trovare alloggi in affitto e acquisto figurano i media: www.bangkokpost.com,www.nationmultimedia.comwww.phuketgazette.net e le agenzie: www.century21.co.th,www.thaiapartment.comwww.roominbangkok.comhttp://bangkok.craigslist.co.th
Per poter lavorare in Tailandia, dovete richiedere un visto specifico prima dell’espatrio e all’arrivo in Tailandia effettuare una domanda di permesso di lavoro. Per la trafila e i documenti richiesti, contattate, oltre alle autorità tailandesi in Italia: l’Ufficio d’Immigrazione di Bangkok e One Stop Service Center (www.onestopservices.org). Tenete presente, comunque che l’ottenimento di un posto di lavoro in Tailandia è sottomesso a regole “rigide” e “draconiane”. L’economia negli ultimi anni, inoltre, viaggia a velocità ridotta, a causa degli ultimi avvenimenti climatici e all’instabilità politica. I settori che assumono forza lavoro straniera sono: gastronomia europea, insegnamento (ma qui i madre lingua italiani sono svantaggiati, perché è richiesto prettamente l’inglese), l’informatica, attività sportive utili per i siti turistici. Se le cose non sono cambiate, il salario minimo fissato dal Governo tailandese per gli “stranieri” è pari a 1.000 € al mese e contando che la vita è molto meno cara che in Europa, i più dovrebbero starci comodamente dentro.

Aprire un’attività propria equivale sottoporsi a una vera e propria corsa ad ostacoli, ma, può valerne la pena. Il capitale minimo richiesto è pari a 40.000 euro. Alcune attività – vedi la lista sul sito del Board of Investment of Tailandia(www.boi.go.th/english) – godono poi di particolari aiuti da parte delle autorità. Neanche a dirlo, molti degli imprenditori stranieri stabilitisi in Tailandia hanno beneficiato dei deboli costi di produzione dei loro prodotti e hanno largamente guadagnato in competitività sul mercato internazionale.

Italiani in Tailandia

Tra i siti più completi curati dai connazionali stabilitisi sulle sponde dell’Oceano Indiano, abbiamo trovato molto utilewww.quiphuket.it, dove Micaela, che vive a Phuket, racconta molte cose interessanti sulla Perla del Sud, dà informazioni utili e ha persino redatto una mappa interattiva per localizzare i compatrioti attivi sull’isola, soprattutto nella ristorazione! Non si sa mai che lontani da casa, e seppur circondati dai prelibati, profumati, speziati piatti Thai, venisse voglia di una “bella pizza margherita”.

Quanto costa vivere in Thailandia

BANGKOK (tratto da Asiablog) – “Mollo tutto e vado a vivere in Thailandia”. Si tratta di una frase che hanno detto in molti. Alcuni lo hanno fatto davvero, altri no. Tra chi lo ha fatto, c’è chi è rimasto a vivere in questo Paese e chi invece, dopo un periodo più o meno lungo, se ne è dovuto ritornare in Italia con la coda tra le gambe. Perchè, dunque, questo post? Il motivo è semplice: ho conosciuto più di una persona che è arrivata nel cosiddetto “Paese dei Sorrisi” con la convinzione – spesso e volentieri sbagliata – di poter andare in paradiso con 300 euro al mese.   

Non starò ad indagare da dove nasce questa credenza, anche se il sospetto ricade sui tanti siti che parlano a vanvera di cose che non conoscono, disinformando i lettori su mete esotiche e paradisi sopra le nuvole. Ora, è anche vero che tutto è possibile, e che con 100 euro al mese, probabilmente, si puo’ sopravvivere anche a Londra o a Tokyo – a patto di dormire sotto a un ponte e seguire una dieta di acqua della fontanella e riso bianco. Questo post non si rivolge dunque a clochard e individui dalle tendenze ascetiche metropolitane, ma si rivolge invece ai lettori che in questo momento stanno ponderando – concretamente o in via del tutto ipotetica – di trasferirsi nel Regno della Thailandia per vivere in modo tutto sommato ‘normale’. Premetto anche che questo post non tratta della situazione lavorativa nel Regno della Thailandia, ma solamente del costo della vita.
Bene, dopo queste premesse, passiamo al nocciolo della questione. Quanto costa vivere in Thailandia? Dipende da moltissimi fattori, e voi siete uno di questi, ma sappiate che nella maggioranza dei casi spenderete tra i 500 e i 1.500 euro***. (Nota bene: si intende 500-1.500 euro al mese per una persona, non la spesa annuale per una famiglia di 5 persone). Che significa? Significa che, a seconda delle vostre necessità e del vostro tenore di vita, nel 90 o 99% dei casi le vostre spese rientreranno in quella forbice.
Scendiamo nei dettagli. Per una serie di ragioni, il 90% di voi finirà per vivere in uno dei seguenti luoghi: Bangkok, Pattaya, Phuket, Chiang Mai. Ho inserito i 4 luoghi in ordine di costo: in Thailandia, da 1 a 10, e generalizzando in modo estremo, Bangkok costa 10, Pattaya 9, Phuket 8 e Chiang Mai 7. Detto questo, ovviamente in ognuno dei luoghi sopra citati si possono tenere tenori di vita disparati, e di conseguenza la spesa puo’ variare di molto. Al contrario, vivere in una cittadina di provincia, come ad esempio a Tak, dove vive Tiziano Matteucci, coautore di Asiablog, riduce fortemente i costi. E Tiziano lo spiega con un post nei prossimi giorni. [Ecco il post: Fatti il tuo paradiso.]
thailandia condo Quanto costa vivere in Thailandia
La piscina di un condominio situato nel quartiere Dindaeng di Bangkok. L'affitto di una stanza di circa 24-35mq in questo edificio di recente costruzione costa dai 150 ai 300 euro al mese, escluse le spese per acqua ed elettricità. Foto di Alessio Fratticcioli.
Passiamo dunque a un elenco dettagliato di spese più o meno fisse. Per ragioni di spazio e chiarezza, riporteremo una serie di cifre relative a Bangkok, la principale città siamese.
Affitto. A Bangkok spenderete dai 100 ai 500 euro, a seconda delle vostre preferenze. Con 150-300 avrete uno studio o un monolocale più che dignitoso, e magari vivrete in un condominio con piscina, palestra e altri servizi. Ça va sans dire, generalmente il centro costa più della periferia, e una stanza/appartamento grande costa più di una/o piccola/o. 
CiboA Bangkok un piccolo pasto per strada costa 1-3 euro. In genere questa piccola cifra è sufficiente per una ciotola di riso bianco, un po’ di verdure e pesce, un mezzo piattino di som tam (ส้มตำ) e una tazza di tè. Ovviamente, mangiare in una bancarella per strada è sconsigliato per i più schizzinosi, visto che per forza di cose gli standard igienici non possono essere eccezionali. Ma d’altra parte, a decidere di trasferirsi nel sudest asiatico difficilmente sono i più schizzinosi. Ad ogni modo, nessuno è costretto a mangiare per strada. Per i fegati più temerari, un pasto al MacDonald’s o al KFC costa circa 2-4 euro. Per i nostalgici del Bel Paese, un piatto di pasta in un discreto o buon ristorante italiano al centro di Bangkok costa 5-12 euro. Per i palati più fini, una cena a base di pesce in un buon ristorante thailandese, pulito, al centro di Bangkok, costa 10-30 euro a persona. Una birra in un pub può costare da 1,5 a 10 euro. Per il resto, al supermercato una bottiglia d’acqua costa circa 0.3 euro, una lattina di birra (da 0.33) 0,75-1,5 euro, un litro di latte 1-1,5 euro, un chilo di patate 1 euro, un chilo di mele 1-2 euro. Al mercato i prezzi sono più bassi.
Assicurazione sanitaria. Alla salute non ci pensate? Se disgraziatamente vi dovesse capitare un incidente, senza un’assicurazione rischiate veramente grosso. Quindi per ogni evenienza vi converrà farne una, il premio annuale che dovrete corrispondere sarà di 250-1.000 euro. Pagherete più se siete anziani.
Visto e altra burocrazia. Molti stranieri, per ottenere il visto (gratuito), devono uscire dalla Thailandia una volta al mese o ogni tre mesi. Questo comporta una spesa che ammonta, come minimo, a una ventina di euro per viaggio in autobus a/r per Cambogia o Laos. Senza contare gli eventuali visti per entrare negli altri paesi (quello cambogiano costa 16-20 euro). Più varie ed eventuali. Altri stranieri riescono ad ottenere altri tipi di visti, magari anche annuali, e dunque non sono costretti ad uscire dal paese troppo spesso. Il costo di un visto annuale si aggira sui 100 euro.
Trasporti. In Thailandia probabilmente potete fare a meno di avere un’automobile. Tra benzina, assicurazione, bollo e via dicendo, rispetto all’Italia questo sarà un gran risparmio. Nel Paese dei Sorrisi i trasporti non sono troppo costosi. Con le compagnie aeree low cost si vola in ogni angolo del paese per 50 o 100 euro. Un taxi a Bangkok costa pochi euro dovunque vogliate andare, e con una decina di euro farete 30-50 km. Gli autobus vanno dappertutto per 7-25 baht. Anche i traghetti, un mezzo di trasporto abbastanza diffuso soprattutto nella zona ‘vecchia’ della capitale, costano meno di un euro. La metropolitana e lo skytrain si pagano in base al tragitto, ma in genere si spende meno di 1 euro. Un viaggio in pulmino da Bangkok a Pattaya costa 2,5 euro. Un viaggio in pulman da Bangkok a Chiang Mai costa 10-25 euro a seconda delle compagnie. Il treno costa di meno. Ad esempio, un biglietto di terza classe per il treno che da Bangkok porta al confine thai-cambogiano tra Aranyaphrat e Poipet costa solamente 48 baht!
Viaggi aerei. La maggior parte dei nostri connazionali residenti in Thailandia torna in Italia in media una volta l’anno. Anche il prezzo del volo dipende da molti fattori, ma mettete in conto 400-1.100 euro a/r, in genere sui 700 euro. Più varie ed eventuali.
Conclusione. In conclusione, per noi italiani in Thailandia conta poco che lo stipendio minimo di un indigeno sia di soli sette euro e mezzo a giornata lavorativa (300 baht al giorno). Checché se ne dica, molto difficilmente riuscirete a vivere a Bangkok (o Pattaya, Phuket, Chiang Mai) con meno di 500-600 euro al mese, ovvero 6.000-7.400 l’anno. Ergo, persino i saccopelisti più giovani, spericolati e meno esigenti faranno meglio a prendere come cifra di sicurezza un minimo di 10.000 euro l’anno. Detto questo, il consiglio che possiamo dare per chi sta ponderando l’ipotesi di trasferirsi in Thailandia è di non prendere decisioni avventate. La Thailandia è un paese grande ed eterogeneo, che dietro alle spiaggie bianche e ai famigerati sorrisi dei locali nasconde complessità e profonde contraddizioni che spesso sfuggono ai turisti. Forse, prima di vendere casa ed automobile in Italia e prendere la residenza a Bangkok, la mossa più saggia potrebbe essere quella di concedersi un lungo o lunghissimo ‘periodo di prova’ – se possibile, almeno di 6 mesi – e cercare di capire cosa significa veramente vivere in questo paese, di quanti soldi avrete bisogno, e se si tratta veramente del cambio di vita che state sognando.
Qualunque cosa decidiate di fare, in bocca al lupo.
*** Piccola nota: la valuta thailandese si chiama Baht, le monete e le banconote hanno tante belle foto di Re Bhumipol, e un euro è cambiato a circa 40 baht. Sulla colonna destra di questo sito trovate un utile convertitore di valute.
Di Alessio Fratticcioli da AsiaBlog

Malaysia: Interpol, Thailandia 'supermarket' di documenti falsi

(AGI) - Bangkok, 10 mar. - Passaporti, patenti di guida,visti, tessere professionali: la Thailandia e' il paradiso dei falsari, un 'supermarket' dove si possono acquistare documenti di ogni tipo.



Ed e' li' che i due passeggeri sospetti del volo della Malaysian Airlines, scomparso al largo del Vietnam, si sarebbero procurati i passaporti rubati. Le autorita' thailandesi cercano con fatica di censire migliaia di passaporti smarriti ogni anno nel Paese: alcuni vengono venduti a trafficanti di droga, altri finiscono nelle mani di miliziani islamici. "Passaporti falsi e furti di identita' rappresentano in generale un problema enorme in Thailandia", ha spiegato il capo della polizia e direttore della sede locale dell'Interpol, Apichart Suriboonya, raccontando che a volte i documenti sono venduti dagli stessi proprietari per coprire i costi del viaggio.

Apichart ha spiegato che i passaporti spesso passano di mano, attraverso intermediari thailandesi o stranieri che lavorano per organizzazioni criminali e le foto vengono alterate o sostituite. Nel caso del passaporto rubato all'italiano Luigi Maraldi, utilizzato da uno dei due passeggeri sospetti del Boeing malese, la foto non sarebbe stato modificata. Quello dei documenti falsi e' un business che va avanti da anni in Thailandia: nel 2010 le autorita' locali, assieme a quelle spagnole, arrestarono i membri di un'organizzazione internazionale che fornivano passaporti rubati a integralisti islamici, e tra questi ci sarebbero stati anche gli attentatori di Madrid del 2004.

Sono oltre 60mila i passaporti - thailandesi e stranieri - che risultano smarriti o rubati in Thailandia tra gennaio 2012 e giugno 2013. A Phuket, dove era stato rubato il documento di Maraldi, ne 'scompaiono' 10 ogni mese. La polizia locale ha spiegato che un cittadino straniero che volesse vendere il proprio passaporto potrebbe guadagnare intorno ai 150 euro. Tra i luoghi piu' a rischio ci sono i noleggi di scooter che richiedono di lasciare il proprio documento come garanzia. (AGI) .

Thailandia, slitta l'annuncio dei risultati delle elezioni

Le proteste dell'opposizione in alcuni quartieri di Bangkok e in nove province del sud del Paese hanno impedito il regolare svolgimento delle operazioni di voto per le elezioni anticipate convocate dalla contestata premier Yingluck Shinawatra. Il secondo turno il 23 febbraio prossimo 



In Thailandia slitta "l'annuncio dei risultati complessivi delle elezioni". Lo ha fatto sapere il presidente della Commissione elettorale, Supachai Somcharoen, in un intervento alla televisione di Stato citando come causa il mancato voto in diverse circoscrizioni del Paese. Le proteste antigovernative Nel Paese si sono infatti concluse le votazioni per le elezioni politiche anticipate. 

domenica 30 giugno 2013

Telefonare in thailandia in modo economico - AGGIORNATO -

Ragazzi usavo il servizio di Geophonia per telefonare su mobile in thailandia (e non solo), ma adesso non funziona più. Dopo aver provato un'pò tutte le schede esistenti al mondo e tutti i servizi online ho finalmente trovato questo sito che si presenta efficientissimo anche con un ottimo servizio azzistenza.
Il tutto può sembrare complesso ma alla fine si presenterà facilissimo e velocissimo.




Funziona così:

1- Ti registri gratuitamente sul sito di GLOOBO.it e ricevi dei minuti gratis per provarlo
2- abiliti i numeri dai quali vuoi chiamare e abilitare il servizio in uscita (possibile da cellulare o fisso) - quanti numeri vuoi... senza limite
3- abiliti i numeri che vuoi chiamare (i numeri thai ovviamente con 0066 davanti, es. 0066 + numero thai che nel caso di mobile deve iniziare con 8)

il gioco è fatto... ma ciò che lo rende speciale e che puoi usare 2 modi di chiamata, il primo che secondo me è più conveniente e quello di utilizzare il numero di accesso locale che viene generato dal sito (quindi costo di una telefonata urbana che può essere gratuita nel caso di abbonamenti flat per telefonate urbane - oramai quasi tutti ne hanno uno...) il secondo è un numero verde GRATUITO ma che fa aumentare leggermente il costo della tariffa al minuto che si scala poi dal credito acquistato.
Ciò che è fantastico e che nel primo caso (numero di accesso locale urbano es. se ti registri da napoli sarà uno 081) puoi contattare i numeri che hai memorizzato come preferiti direttamente componendo il numero fisso 08119950101- 02- 03 -04 dove 01-02-03-04 sono i numeri rapidi corrispondenti a quelli memorizzati permettendoti quindi di chiamare il numero thai DIRETTAMENTE senza dover ascoltare dischi che ti dicono di inserire pin o codici vari ogni volta.

Nel caso mio ho fastweb quindi telefonate urbane gratuite, io chiamo la mia ragazza telefonando direttamente allo 08119950101 e risponde direttamente lei dopo alcuni secondi alla TARIFFA di 0,014 € al minuto iva esclusa.

Ripeto che ciò che rende il servizio speciale è oltre alla competitiva tariffa anche la semplicità e la velocità di utilizzo dopo aver configurato i numeri rapidi, la possbilità di tenere sotto controllo la durata delle chiamate... le effettive spese costi di ogni singola telefonata e tanto altro e ripeto il servizio assistenza è efficientissimo, richiedi assistenza e ti richiamano dopo 2 minuti anche solo per dirti grazie di esserti registrato...

SE AVETE INTENZIONE DI REGISTRARVI AL SITO CLICCATE SU UNO DEI MIEI BANNER:

E' CHIARO CHE CON QUESTO SISTEMA RICEVO UN BONUS... :)

QUINDI ADESSO DECIDETE VOI  ;)  Ma decidete bene :)




è chiaro che sto facendo pubblicità... ma credo che per tutti noi che abbiamo qualcuno da chiamare in thailandia questo servizio renda la vita più facile;)
Provare per credere!!!

Sposarsi in Thailandia - Guida al Matrimonio in Thailandia - AGGIORNATO

Ragazzi mi sono sposato, e posso garantirvi che è stato
meno complicato di quello che pensavo. Ne ho dovute fare di carte e documenti
sia io che la mia lady (adesso mia moglie) ma è stato tutto schematico e lineare
senza nessun intoppo. Seguite le mie istruzioni e i miei consigli e sicuramente
non avrete problemi. Prima di tutto vi spiego il mio caso per essere più preciso
e darvi un idea di come il tutto è proceduto.

Prima di tutto NIENTE PUBBLICAZIONI da fare in Italia

Sono partito dall’ Italia fine gennaio, in italia avevo già
fatto i classici documenti per il matrimonio (anche se non erano richiesti dal
consolato thailandese che quando arrivi e richiedi il nullaosta ti fa fare un
autocertificazione di tutto, ma per sicurezza io li ho portati cmq) quali:
  1. Certificato di Nascita (integrale se possibile)
  2. Certificato di residenza e cittadinanza
  3. Certificato di stato civile
  4. Se divorziato tutti i documenti di avvenuto divorzio
La mia lady al mio arrivo aveva già pronti tutti i suoi
documenti (gli stessi miei praticamente) fatti al comune di nascita li elenco di
sotto:
  1. Stato di Famiglia
  2. Carta di identità
  3. Atto di nascita
  4. Certificato di stato libero
  5. Eventuale atto di divorzio
  6. Eventuale atto di cambiamento nome/cognome
Ecco un foglio con traduzione
anche in thai dei documenti da dare alla vostra lady per sicurezza





I suddetti documenti serviranno per sposarti al comune di
Bangkok e non sono richiesti al consolato ma è bene che li abbia già pronti.
Consiglio: fare sempre almeno 5 fotocopie dei passaporti
carte di identità e degli altri documenti e certificati che avete in originale
perché vi verranno chiesti in quasi tutti gli uffici che andrete.
Bene, si parte: per prima cosa ci si reca al consolato
italiano
a Bangkok (non serve appuntamento ma è consigliabile andare almeno
mezz’ora prima dell’apertura visto che in alcuni giorni c’è molta gente).
Ecco il link all’indirizzo e ai numeri di telefono, ma
soprattutto fate attenzione agli orari e ai giorni di apertura dei relativi
uffici
, sia l’ambasciata (dove richiederete il visto dopo il matrimonio) che il
consolato (dove richiediamo il nullaosta per sposarci in Thailandia) hanno lo
stesso indirizzo ma sono uffici indipendenti con giorni lavorativi e orari
differenti

http://www.ambbangkok.esteri.it/Ambasciata_Bangkok/Menu/Ambasciata/Gli_uffici/
Quindi io con il mio passaporto e lei con il suo passaporto
e la sua carta di identità
(i documenti che ho fatto in Italia li ho portati ma
ho notato che non sono serviti a niente) aspettiamo il nostro turno, poi un
funzionario (nel consolato parlano tutti perfettamente italiano) mi ha dato un
foglio dove auto certificavo tutti i dati personali tra cui anche reddito e
datore di lavoro. Si devono inserire anche nome e cognome di conoscenti in
Italia con relativo indirizzo. Consegnate i passaporti e le relative copie che
avete fatto, l’autocertificazione compilata e vi diranno di passare a ritirare
il NULLAOSTA (necessario per sposarsi) dopo 3-4 giorni, ma se insistete dando
ragionevoli motivazioni lo potete anche ottenere il giorno dopo.

Dopo aver ritirato il nullaosta potete recarvi
al comune per sposarvi, stesso al consolato vi consigliano l’ufficio
comunale del distretto di Bang Rak
, il più vicino ed efficiente per le pratiche
di matrimonio, ne fanno circa 40 al giorno, fa orario continuo fino alle 15.30.
I documenti da portare per il cittadino italiano sono il
nullaosta e il passaporto con relative copie, per la Thai tutti i documenti
elencati sopra
(atto di nascita..stato
civile….etc...) e relative copie.
Di solito vi chiedono un testimone ma se non lo avete nel
mio caso hanno firmato 2 funzionari senza chiedere nulla in cambio.
Dopo circa 1 ora siete sposati e vi consegneranno i
seguenti documenti in lingua thai:
  1. Kho Ro 2 (Registro Matrimoniale)
  2. Kho Ro 3 (Certificato di matrimonio)
Adesso bisogna recarci al Ministero Degli Affari Esteri di
Bangkok
per la legalizzazione dei suddetti 2 documenti. Pagando i diritti di
urgenza vi ridanno i documenti legalizzati in un paio di ore (circa mille bath).
Sono richiesti i soliti documenti originali e le relative copie (passaporti e
carta di identità inclusi)
Ecco l’indirizzo:

L’ufficio dovrebbe chiudere alle 16.00.
Ottenuti i 2 documenti legalizzati bisogna tradurli
legalmente in italiano
e per questo avrete bisogno di un agenzia. Io
personalmente mi sono rivolto a questa:
ASOKE TRANSLATION – 920 New Phetchaburi Rd, Makkasan, Rajthevee, Bangkok, 10400, tel. 02-251-6467
Nel giro di massimo 2 giorni vi ridanno I documenti
tradotti legalmente (costo circa 3000 bath)
Adesso possiamo tornare all ufficio consolare italiano e
consegnare i documenti appena legalizzati e tradotti in italiano, si ricorda che
in questo momento potrete richiedere il modulo per la Separazione dei Beni .
dopo aver apposto alcune firme il tutto verrà ritirato e spedito dal consolato
al comune di appartenenza in Italia. Il funzionario vi rilascerà una ricevuta
con la quale potrete andare a richiedere il visto per CONIUGE A SEGUITO
all’ufficio dell’ambasciata adiacente.
Di solito si va dopo prenotazione ma quando sono andato io
non c’era molta gente quindi sono entrato direttamente e mi sono messo in fila
per richiedere i moduli per la richiesta di visto e dopo averli compilati li ho
anche consegnati.
I documenti necessari per richiedere il visto sono i
seguenti:
  1. Modulo di richiesta visto compilato (ve lo consegnano loro)
  2. Modulo di Ricongiungimento familiare (ve lo consegnano loro)
  3. Ricevuta di consegna dei certificati di matrimonio ottenuta al consolato
  4. Passaporti e relative copie
  5. Certificati di matrimonio tradotto in italiano (basta una delle fotocopie del kho ro 2 e 3 tradotti e legalizzati)
  6. Prenotazione biglietto aereo sola andata per l’Italia della lady
Anche qui vi rilasceranno una ricevuta e vi diranno il
giorno che dovrete ritornare per ritirare il visto (della durata di 365 giorni),
nel mio caso mi hanno detto una settimana, ma ho assistito a persone che per
motivi di lavoro o problemi vari dopo insistente richiesta lo hanno ricevuto
anche il giorno dopo.

Vi voglio consigliare anche un ottimo sistema per parlare con la vostra lady in modo economico ma sopratutto COMODISSIMO, non dimenticate di leggere il mio post sulle telefonate!!!


Vi allego un piccolo vademecum in italiano e thai da
integrare alla mia guida per non dimenticarvi cosa fare.


Spero di esservi di aiuto, per qualsiasi info lasciate un commento con la vostra mail e vi risponderò!
Scarica la guida in formato ACROBAT (pdf)

- AGGIORNAMENTO -

Come potete leggere dai commenti ci sono alcuni aggiornamenti importanti, annotateli nella guida prima di procedere.

venerdì 28 giugno 2013

Turismo: Thailandia il paese piu' cercato dagli italiani

Roma - Ancora prima dei due piu' grandi paesi dell'Asia, Russia e Cina, c'e' la Thailandia, ad oggi la destinazione piu' ricercata dall'Italia su Skyscanner, il principale sito di comparazione di prezzi dei voli. Il fascino di Bangkok e dintorni ha quindi conquistato il podio di questa parte del mondo, seguito appunto da Cina e Russia, anche se quest'ultima e' piu' considerata come destinazione nell'orbita europea. 


Scorrendo la classifica si va verso il Sud Est asiatico con l'Indonesia e l'estremo oriente del Giappone. Mentre l'India, altro enorme stato di questo continente, si piazza al sesto posto seguito dalla piccola Singapore, per poi restare nei 'paraggi' tra Malesia, Vietnam e Sri Lanka. Nonostante le vicissitudini politiche di quell'area la Corea del Sud e' la destinazione emergente che registra il maggior incremento di ricerche (+35 per cento) nel 2013 rispetto al 2012. Al secondo posto il misterioso cuore pulsante dell'Asia ovvero la Mongolia di Ulaanbaatar (+25 per cento) e a chiudere il podio ci sono le Filippine (+19 per cento). Cresce l'interesse per un altro stato del sud est asiatico, la Cambogia (+8 per cento), aumentano le ricerche anche verso le incantevoli Maldive (+7 per cento). Infine a chiudere la top 10 ci pensa una tra le 'nuove' destinazioni turistiche del Caucaso, l'Azerbaigian (+5 per cento). 'Non sorprende notare un importante aumento della ricerca voli per l'Asia, specie verso paesi molto popolari come la Thailandia, in grado di affascinare anche il turista italiano grazie alle sue spiagge, la sua cultura e in particolar modo il suo cibo', ha commentato Caterina Toniolo, Country Manager di Skyscanner Italia. .

Viaggiare con bambini in Thailandia

Vuoi effettuare un viaggio di vacanza in Thailandia con i tuoi figli e ti domandi se sia il caso di farlo? Oppure vorresti semplicemente avere informazioni utili riguardo le tue vacanza in Thailandia con i tuoi figli?

Ecco alcune informazioni utili :



Premessa.

La Thailandia e' un Paese assolutamente pacifico, a nostro avviso dal punto di vista sicurezza molto meno pericoloso dell' Italia, in cui vi sono zone ed aree che soprattutto di sera sarebbe meglio non attraversare ( es. stazioni delle grandi citta' , quartieri pericolosi, ecc ).Questo non e' un fenomeno che riguarda la Thailandia . Infatti sia adulti che piccini in Thailandia non capiteranno mai nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato.

In Viaggio con i bambini.

Se desideri viaggiare in Thailandia con i tuoi figli potrai provare sia vacanze in citta' come ad esempio Bangkok, in cui i tuoi bambini potranno divertirsi in grandi strutture come ad esempio Dream World ( un enorme parco giochi del tipo di Disney Land ) o piu' semplicemente visitare la magnificenza dei templi o dei centri commerciali con loro : grandi strutture che colpiranno senz'altro la loro attenzione.


Anche per quanto riguarda la vacanza al mare i bambini saranno sicuramente felicissimi di visitare luoghi incantevoli come l' isola di Phuket, Koh Samui, Koh Lanta, Phi Phi Islands e tantissimi altri luoghi paradisiaci in cui potranno fare nuove amicizie nel resort oppure hotel in cui vi troverete o sulla spiaggia , troveranno amici della loro eta' !

Luoghi comuni ormai sfatati.
La Thailandia non e' piu' come la Thailandia degli anni '80 il Paese delle facili trasgressioni quali la droga e degli orrori quali la pedofilia. Oggi la Thailandia e' un Paese molto rigido sotto questi punti di vista e non transige niente del genere.

Pertanto non dovrete preoccuparvi dell' incolumita' dei vostri bambini o di assistere a scene incresciose dato che la Thailandia oggi e' frequentata in buona parte da famiglie che spendono le loro vacanze in assoluta tranquillita'.

In Tour con i Bambini a Bangkok.
Tra i tours in Thailandia che si consigliano maggiormente per chi abbia dei bambinio c'e' sicuramente il tour del Palazzo reale , dei canali e dei templi . Lo stile barocco e ridondante del palazzo reale e dei templi thailandesi infatti , ricco di fregi e dai colori oro e dorati , sicuramente carpisce l'attenzione e l'interesse dei pargoli che hanno modo di vivere il tour con grande entusiasmo . Per quanto riguarda lo shopping nei mastodontici centri commerciali di Bangkok o del resto della Thailandia invece, i bambini potrebbero stancarsi, anche perche' muoversi nel centro di Bangkok nelle ore diurne risulta caotico e trafficatissimo , quindi non del tutto adatto ai vostri piccoli .

Sempre a Bangkok, a Siam Square e nel centro commerciale Siam Paragon vi e' inoltre nel seminterrato, un enorme acquario di sicuro interesse per i vostri bambini .

Per quanto riguarda un ipotetico giro serale si consiglia vivamente il Lumpini Night Bazar, un grande bazar serale in cui vi e' un'amplissima zona pedonale ed oggetti non solo di artigianato orientale ma di ogni tipo . Per riposarvi dallo shopping che attirera' moltissimo anche i / il Vostro bambino vi sono inoltre bellissimi e convenienti bars e ristoranti internazionali . Per quanto riguarda il giro a Pat Pong , noto quartiere a luci rosse di Bangkok e famoso anche per il mercato all'aperto di falsi d'autore , vi sconsigliamo di passarvi con i bambini anche se il contesto e' molto meno osceno e molto piu' riservato di quanto la fama di tale posto possa lasciar presagire .

Molto bella anche la cena sui battelli che percorrono il fiume Chao Praya facendoti ammirare le rive di bangkok alla notte. Meraviglioso anche il giro al mercato galleggiante a 100 km da Bangkok , dove vi è il mercato vero della frutta e verdura dove si arriva con le barche dai canali.
Per i bambini viaggiare significa anche escursioni interessanti come ad esempio quella che consigliamo nelle isole di Phi Phi Island , in cui potranno vedere l' isola delle scimmie e dare da mangiare a questi simpatici animali, con la maschera subaquea poi potranno farsi bagni ed osservare tra le isole di phi phi pesci colorati bellissimi e di ogni dimensione che nuoteranno loro intorno.

Fonte: thailandiaweb.com

domenica 23 giugno 2013

3 turisti feriti da colpi di pistola sparati da uno studente Thai

La polizia di Chiang Mai Sabato ha arrestato Don Praweenmeth, uno studente universitario al sesto aanno di 28 anni, proveniente da Bangkok.
 La polizia dice che Mr Don ha confessato di aver sparato 5 colpi di pistola con una calibro 9mm in un ristorante affollato sulla Nimanhemin Road a mezzanotte circa.



Il sospetto stava flirtando con la cameriera del ristorante ma lei lo ha rifiutato e il suo ragazzo, uno straniero, lo avrebbe in seguito assalito.
Mr Don continua dicendo che avrebbe poi preso dalla sua macchina la pistola e incominciato a sparare nel ristorante.
Successivamente e' scappato per essere poi arrestato il mattino successivo.
La Polizia fa i nomi dei turisti feriti che sono Nicholas Brown dal Canada, Tae-Yon Lee dalla Korea, e lo scozzese-thailandese Morris Chaiyawat.
La polizia ha incriminato Mr Don con l'accusa di tentato omicidio e possesso di arma da fuoco in luogo pubblico


Fonte Inglese 

Riassunto e Traduzione a cura di Visaforthai.com, vietata la riproduzione senza citarci come fonte

sabato 22 giugno 2013

PHUKET: Thailandese punta la pistola contro un turista Russo - VIDEO SHOCK

Phuket: Mr Tubaev era in Thailandia dal 5 di aprile e soggiornava presso la PK Mansion di Phuket Town, non distante dal Central Festival.



Dopo un mese ha conosciuto una ragazza di nome Karn che viveva nello stesso edificio e lavorava in un ufficio del piano terra.



Mr Tubaev riferisce a Phuket News nella versione russa Novosti Phuketa, che sapeva che la ragazza Thai viveva con un connazionale ma lei gli avrebbe fatto credere che si trattasse del fratello.
Ha pranzato con Karn ed alcune colleghe un paio di volte e il 6 di Maggio e' stato invitato dalle ragazze ad una gita a Khao Lak.
Il 5 di Giugno Karn gli dice che non avrebbero piu potuto frequentarsi, senza esplicitarne le ragioni.
Il giorno seguente Mr Tubaev sente qualcuno bussare alla sua porta provando ad aprirla forzatamente.
In quel frangente non apre la porta e cosi quel qualcuno se ne va.
Alle 15:00 ritorna e bussa ancora alla porta. Questa volta Mr Tubaev prepara la sua telecamera, inizia a registrare e poi apre la porta.
Un uomo di nazionalita' Thai gli punta una pistola e gli intima di inginocchiarsi, ripetutamente dice a Mr Tubaev di star lontano da Karn rivelando che sarebbe stata la moglie, e ordinandogli di tornare in Russia colpendolo piu volte al viso con schiaffi, ad un certo punto gli punta la pistola alla tempia e preme il grilletto, l'arma non spara e il Thai se ne va.
Mr Tubaev lascia l'edificio nello stesso giorno e 2 giorni dopo denuncia l'accaduto alla polizia. Il Thai viene arrestao 3 giorni dopo.
Il russo, proseguendo il suo racconto al Phuket News, dice che il Thai gli avrebbe offerto le sue scuse e 10000 baht di risarcimento, entrambe rifiutate dal Russo.
Il caso e' ora nelle mani del Tribnale. Mr. Tubaev ha lasciato Phuket.
La Polizia ha rivelato al Phuket News che la pistola era una replica, che non avrebbe mai potuto sparare.



















fonte: http://www.thephuketnews.com/thai-man-points-pistol-at-russian-visitor-in-phuket-40246.php

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